QUESTIONE DI OCCHI DELLA  TIGRE E VOGLIA DI VINCERE.
Come di consueto sintesi del mio pensiero su Milan Juventus.
Non c’è certificazione alcuna che la superiorita’ numerica avvantaggi chi ha la squadra al completo. Ho visto moltissime, dico moltissime gare con la squadra in 10 vincere la partita.
Finalmente arriva un goal da un centrocampista. Anche nella super squadra di Marcello Lippi se Vialli o Ravanelli non segnavano ci pensavano Paolo Sousa o Deshamps ed altri. Locatelli tra i migliori in campo.
La fase difensiva eccellente, tutti bene e persino Rugani. Quando un pomeriggio d’estate, ancora giocatore del Frosinone, Federico Gatti giunse al JMedical per le visite di rito, ad accoglierlo c’erano Chiellini e Bonucci. Chiellini rivolgendosi a Bonucci disse:” Questo sarà il mio erede”. Gatti ha controllato Leao come un rottweiler.
Thiaw espulso per fallo su ultimo uomo a Kean. Giusta l’espulsione.
Cek ha salvato la partita con una parata straordinaria.
Il Milan un solo tiro in porta. La Juve sciupona ma ci sta. La gara era sentita e spesso lo strafare penalizza.
Allegri versione Hulk lancia a terra giacca e cravatta. Questa volta lo hanno fatto incavolare sul serio. Tutte le ragioni per esternare la sua rabbia sulle solite ingenuità a fine gara. Questione di maturità di alcuni giocatori che si adagiano fin troppo presto sul risultato acquisito.
In conclusione direi che questa vittoria fa bene a tutto; classifica, morale e ribadisce ancora una volta che la Juventus reagisce sempre con carattere ad ogni problema. Occhi di tigre? Questa volta direi proprio di si. Corto muso? Stavolta si. Allegri? 8.