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RABIOT CI PENSA,IDEA GUENDOUZI.               (di Massimiliano Fantasia).                              REDAZIONE DI CALCIOMERCATO.                   (Responsabile Tullio Frigeni).
Valutazioni in corso. Adrien Rabiot si è preso il suo tempo per definire il futuro e, soprattutto decidere sul rinnovo con la Juventus. Da Clairefontaine, dove è si trova in ritiro con la Francia, il centrocampista ha appreso solo ieri dell’ultima proposta  di Cristiano Giuntoli,per lui contratto biennale da 7,5 milioni a stagione, più opzione per un ulteriore anno da ridiscutere però soltanto alla fine del prossimo campionato. Dopo le prime mosse, la Juve si muove per chiudere, anche perché  si è resa conto che, viste le continue complicazioni, non poteva essere certo questa la trattativa della svolta per limare il monte ingaggi.  La Juve potrebbe ancora usufruire degli effetti del decreto crescita, già abolito dal governo; ma avrebbe bisogno che il ragazzo acquistasse una casa in Italia. Tenere Rabiot resta più conveniente che perderlo in considerazione delle cifre che girano nel mercato dei centrocampisti. Con poco più di 25 milioni lordi, la Juve continuerebbe a sfruttare le qualità di un titolare inamovibile, che conosce l’ambiente,ha la stima indiscussa del gruppo,e cosa certamente non secondaria, è apprezzatissimo da Thiago Motta che lo avrebbe già rassicurato circa la sua centralità nel nuovo progetto. In pochi giorni, forse ancor prima dell’annuncio di Motta, la Juve si aspetta di chiudere la partita con Rabiot.
Intanto, nella giornata di ieri è spuntata un’alternativa a Koopmeiners,si tratta di Mateo Guendouzi. La Lazio lo ha appena riscattato per 18 milioni dal Marsiglia e non vorrebbe venderlo, ma se qualcuno si presentasse a Formello con 30 milioni tutto cambierebbe. Il francese piace parecchio sia a Giuntoli sia che a Motta. Resta un’alternativa al momento, con Koop primo nome della lista, l’olandese si è promesso alla Juve, ma le cifre oggi sono in continuo rialzo e la Juve non sembra intenzionata a partecipare ad aste anche se confidare sulla volontà del giocatore potrebbe non essere sufficiente.