Certe volte il destino sa essere curioso, bizzarro. Prendiamo come esempio la storia d’amore (mai pienamente sbocciato) fra Hernanes e la Juventus: iniziata il 31 agosto 2015 con l’addio all’Inter, presumibilmente finita alla vigilia del match di campionato contro i nerazzurri.

Difficile dire se ci troviamo di fronte a una sottile e pungente beffa di un Fato che nei confronti del brasiliano non è mai stato troppo “buonista”, in particolar modo dopo la sua ampia parentesi capitolina, sponda Lazio, dove senza dubbio il calciatore ha espresso al meglio le sue potenzialità a suon di missili terra-aria da fuori area ed esultanze acrobatiche senza soluzione di continuità.

Poi, il trasferimento a Milano, all’Inter, dove le cose cominciano a prendere una piega sbagliata, dove il pallone comincia a non rotolare come vorrebbe il playmaker sudamericano, dove l’abnegazione mostrata in allenamento si rivela inutile per via della confusione tattica di una squadra completamente alla deriva e priva di una guida tecnica capace di ricondurla sulla giusta rotta. Così, il colpo di mercato dell’estate si trasforma in un flop, e quando la Juve, sfumato Draxler, bussa alla porta dei meneghini con in mano un assegno da 11 milioni di euro (più due di bonus), la risposta non può che essere positiva.

Torino 2016 11 19 Juventus vs Pescara serie A TIM 2016-2017
Giuliano Marchisciano/One+Nine
nella foto: de carvalho hernanes

Hernanes prova così a ricominciare da zero. Stadio nuovo, tifosi nuovi. Già, i tifosi: coloro che non gli perdonano il suo passato interista, coloro che l’accolgono con scetticismo, coloro che ancora prima di vederlo in campo lo etichettano come un bidone.

Attorno al brasiliano si crea in fretta un clima di sfiducia e il calciatore pare risentirne, nonostante Massimiliano Allegri gli ribadisca la volontà di puntare su di lui e lo getti frequentemente nella mischia.

Anche a Torino, però, il pallone tra i piedi scotta, a volte illude, a volte tradisce. Lo stadio sottolinea ogni errore con bordate di fischi, contesta le scelte dell’allenatore, chiedendogli a gran voce di relegare Hernanes in tribuna.

Sul finire della prima stagione in bianconero arriva finalmente il goal (contro il Carpi) e lo “Stadium” esulta. Nei primi mesi dell’annata in corso, il brasiliano “sfrutta” l’infortunio di Marchisio e inanella una serie di prestazioni positive che fanno gridare al miracolo, segnando anche contro il Pescara.

Tuttavia, con il ritorno del Principino, gli spazi si riducono drasticamente e il sudamericano comincia a maturare la convinzione che il suo tempo alla Juve possa essere finito, ma non subito: vuole prima chiudere l’annata per provare ad alzare la Champions League, uno dei trofei più ambiti da qualsiasi giocatore.

Nei giorni scorsi, però, viene escluso dalla lista europea per fare spazio a Rincón: è la goccia che fa traboccare il vaso. Hernanes comincia a guardarsi seriamente attorno e pare aver già trovato la sua nuova sistemazione: come ha riferito l’esperto di calciomercato Gianluca Di Marzio, il “Profeta” è a un passo dall’Hebei Fortune, compagine asiatica in cui militano vecchie conoscenze del calcio nostrano, come Gervinho e Lavezzi.

Il verdeoro è a un passo dal “sì”, attratto anche dal ricco contratto propostogli (si parla di 7/8 milioni di euro a stagione) e dalla prospettiva di giocare titolare in Cina, nazione che sta colmando a suon di milionate il gap qualitativo che la separa dagli altri più blasonati tornei.

Nelle prossime ore è attesa la definizione dell’affare, che sancirà definitivamente la fine del rapporto professionale tra la Juventus ed Hernanes, al quale auguriamo sin d’ora buona (Hebei) Fortune.