JUVE GiU’ LA MASCHERA.                                  (di Massimiliano Fantasia).
E se la vera Juve fosse questa?
Se l’improvviso crollo iniziato con il pareggio contro l’Empoli e proseguito poi con due sconfitte consecutive non fosse altro che il segnale di una debolezza solo nascosta dietro ad una lunga striscia di risultati positivi messi insieme nei mesi precedenti?

La Juve vista contro l Udinese  ha giocato in un modo sconcertante. I suoi attacchi si sono basati quasi esclusivamente nell’ affidarsi ad Andrea Cambiaso, un’insistenza che ha prodotto i rari pericoli creati all’Udinese, nel frattempo però già passata in vantaggio. La Juve ci ha messo un po’ a modificare il copione, anche se molto probabilmente sarebbe più giusto sottolineare non ne avesse uno e si è così ritrovata in una partita che non era la sua, con uno smisurato possesso palla del 70% da gestire, spazi esigui nei quali muoversi e un bisogno di fantasia rimasta in panchina fino ad una manciata di minuti dal termine,tanto che una volta in campo non ha trovato molta assistenza ma solo dei compagni sulle ginocchia e completamente svuotati.
Nel primo tempo un paio di pericoli i bianconeri li avevano almeno procurati, ma Milik è arrivato in ritardo su una grande giocata del solito Cambiaso,  e poi non è riuscito ad angolare il colpo di testa ispirato dal cross di Alex Sandro, che se non fosse per l’erroraccio sul gol avrebbe pure giocato discretamente. Se non altro ci ha messo lucidità e pertinenza tecnica, a conti fatti irrilevanti nel monotono disordine del deserto creativo della Juve, incapace di sopperire con qualcosa alla mancanza dell’episodio favorevole. Stavolta quello è toccato all’Udinese, che vi ha costruito sopra una partita di onesta resistenza, passiva ma attenta, forse insperata ma in definitiva normale. L’anormalità è stata la Juve, o forse no: ma a questo punto sorge spontaneo  domandarselo….e se la Juve fosse questa?