LA JUVE SI ACCONTENTA.                                 (di Massimiliano Fantasia).
La Juve si accontenta,aggiunge un punto alla sua classifica e comincia a intravedere il traguardo finale non più come un miraggio, tenendo anche conto della possibilità che la serie A potrebbe qualificare alla prossima Champions League ben 5 squadre.Alla fine è ottimizzare quello che conta, non più vincere come era scritto nelle tavole del Vecchio Testamento.La sensazione che arriva dopo il Derby è che farsi male oggi avrebbe avuto un peso specifico diverso, e che limitare i disastri si sia trasformato in un invito a non farne altri, a non creare ulteriori difficoltà in vista del finale del campionato che dopo Cagliari la settimana prossima,vedrà la Juve ospitare il Milan prima di giocare a domicilio con Bologna e Roma.
Del resto, non è che ci siano tante alternative se si vuole uscire dai traumi. Il primo passo dopo essersi scottato è non mettere il dito lì dove sai che potresti bruciarti. I cambi di Allegri sono andati esattamente in quella direzione: dentro un esterno per un esterno, fuori un attaccante per un attaccante. Guai a osare, ma testa comunque bassa sull’obiettivo. Vincere tutti i contrasti, se ci fosse stata la possibilità, magari, ecco, pure la partita.
L’occasione è capitata nel primo tempo e Vlahovic l’ha sciupata. Si è visto respingere pure una seconda palla, e alla fine il destro a giro di Yildiz non ha girato abbastanza. E’ tutta qui la giornata caldissima del derby, che almeno va in archivio senza le lacrime granata. Non ci sono stati grossi episodi. Non c’è stato un grosso spettacolo. Sembra sia stata quasi una tappa intermedia tra questo finale di stagione e la Juventus che sarà. che a prescindere da questa sera, ci si augura ben diversa.