JUVENTUS INTER UN AMARCORD DI COPPA ITALIA. QUELLA VOLTA CHE DAVIDE DISTRUSSE GOLIA. (di Massimiliano Fantasia). La classe operaia va in paradiso come in una pellicola di Elio Petri del 1971,film capolavoro vincitore del premio Gran Prix al festival di Cannes nel 1972.I protagonisti della nostra storia non sono Gianmaria Volonté indimenticabile Lulù Massa ,ne tanto meno Mariangela Melato nel ruolo di Lidia non lavorano alla B.A.N ma giocano a pallone e guadagnavano, magari non come i campioni della pedata di oggi ma sufficientemente per potersi mantenere due famiglie e pretendere come il nostro Lulù nella pellicola di Petri la bella macchina sportiva con cui andare in giro nel fine settimana e potevano farlo anche senza grossi problemi.Avevano nomi diversi si chiamavano Anzolin,Gori.Leoncini,Bercellino ,Castano,Salvadore,Dell’ Omodarme,Del Sol,Traspedini,Cinesinho e Menichelli a guidarli dalla panchina quel Heriberto Herrera allenatore paraguaiano che si portava dietro chissà quali tragedie infantili,sergente di ferro era venuto a Torino per riportare in un certo senso un po’ di disciplina,Omar Sivori non aveva molta voglia di lavorare, dopo tutto non era abituato a faticare in allenamento,ma ciò non gli aveva mai impedito di essere determinante in campo.Herrera aveva un idea totalmente diversa del calcio,diceva che le partite non le vinceva il singolo ma l equipo… quindi nella testa del paraguaiano triste ,Sivori doveva comportarsi esattamente come tutti gli altri,nessuna differenza tra lui e Coramini,era una regola che faceva parte del gioco ed era alla base del rispetto.Sivori lasciò la Juventus per il sole di Napoli e per la gente che tifafa Juve,la scelta del Cabezon era dipesa esclusivamente dal tecnico paraguaiano.Ad opporsi a quella Juventus la grande Inter costruita da Italo Allodi,quella che sotto la presidenza di Angelo Moratti raggiunse forse il livello più grande della sua storia arrivando a mettere in bacheca ben due coppe dei campioni ed altrettante Coppe Intercontinentali,tra le due rivali c era un divario enorme soprattutto dopo la partenza di un giocatore come Sivori,quel 29/08/1965,i nerazzurri schierarono Sarti,Burnich,Facchetti, Bedin,Guarnieri, Picchi, Jair ,Mazzola, Peiro’,Suarez, Corso,In panchina un certo Helenio Herrera, per tutti semplicemente il Mago.Una vittoria quella della Juventus conquistata con il cuore ,lottando su ogni pallone, Heriberto aveva sapientemente costruito una squadra granitica,dal punto di vista atletico, a tratti sembrava addirittura insuperabile,pressava alto, raddoppiava sui portatori di palla,se la giocava fino alla fine e sopperiva……… nerazzurri erano campioni d’ Europa,soltanto pochi mesi prima esattamente il 27/05 avevano battuto il Benfica con una rete di Jair complice indiscutibilmente un errore dell estremo difensore dei lusitani Pereira., quella sera contro la juventus,pensavano di dover sostenere un allenamento o poco più in vista della doppia sfida contro l Indipendente per la coppa Intercontinentale,ma quella Juventus fu capace di sovvertire ogni pronostico.La Juventus era arrivata a quella finale al termine di un cammino rivelatosi al quanto complicato.Tutto ebbe inizio il 6/09/1964 quando al Moccagatta di Alessandria i bianconeri vincono in rimonta sui grigi andati in vantaggio con una rete di Di Cristoforo in chiusura di tempo.Decisive le reti di Menichelli e Stacchini nella ripresa.Nel secondo turno eliminatorio sarà la volta del Brescia che a Torino prova a fare il colpaccio,giocando la partita a viso aperto, sarà Del Sol a trascinare la squadra agli ottavi trovando una rete incredibile con un tiro dalla distanza.Agli ottavi si va a fare visita al Lecco.Saranno decisivi i supplementari ,al 90 mo minuto le due squadre sono ancora ferme sullo 0-0,nei supplementari sarà Combin a salire in cattedra offrendo i due assist decisivi per le reti di Sivori al minuto 103 e di Del Sol al 115mo.A Bologna nei quarti di finale saranno decisivi i calci di rigore 4-3 il risultato finale dopo un altro 0-0 sofferto,decisivo l errore di Peirani.In semifinale è la volta del Torino.Menichelli beffa il portiere granata Lido Vieri per il Torino che aveva preparato la partita in un altro modo,Riina doccia fredda.Juve che a questo punto aspetterà senza scoprirsi la formazione granata protagonisti diventano i due portieri che salveranno la propria porta in più di un occasione,l 1-0 premia la Juventus che il 29/10 allo stadio Olimpico di Roma come già detto affronterà l Inter campione d’ Europa.Inter che parte forte , Juventus che si difende come può e alla prima occasione passa in vantaggio,siamo all altezza del 15mo minuto quando Menichelli si trova la palla buona,Sarti non trattiene e con prontezza Menico torna sul pallone e fa 1-0.Inter che avrà 80 minuti per recuperare il risultato ,Anzolin sarà chiamato in causa in un paio di occasioni ma decisive saranno le prestazioni dei vari Bercellino,Castano Salvadore,che dietro alzeranno un muro giocando un partita a dir poco perfetta.Per la Juventus sarà il quinto successo in Coppa Italia in uno stadio Olimpico di Roma che per una sera si colora di bianconero,,partita che fu sostanzialmente corretta malgrado il direttore di gara che fu il signor Alessandro D Agostini della sezione di Roma dovette estrarre due cartellini rossi allontanando dal terreno di gioco intorno al 75mo Tarcisio Burnich e Luis Del Sol per reciproche scorrettezze.Helenio Herrera accetto la sconfitta quasi ritenendo quel trofeo una coppa senza senso,il più burbero Heriberto capì subito che quella squadra costruita a sua immagine e somiglianza aveva semplicemente messo le basi per qualcosa di più grande,nel 1967 solamente due anni più tardi, la Juventus vincerà il suo tredicesimo scudetto,scavalcando la stessa Inter all ultima giornata.Una Juventus stoica che perde Bercellino per infortunio ma il forte difensore centrale stringe i denti rimane in campo andando a giocare in attacco,segnerà il goal che darà il via alla vittoria sulla Lazio,il raddoppio porterà la firma di Zigoni prima della rete su rigore del laziale Di Pucchio ad una manciata di secondi dal novantesimo.L Inter sconfitta a Mantova per colpa di un errore del suo estremo difensore Sarti lascerà contro ogni previsione il titolo alla Juventus che non lo vinceva da sei anni.Quella tra Juventus ed Inter è un eterna sfida che domani sera vedrà soltanto l ennesimo capitolo