l’ultima partita di campionato con il Lecce, perché passerà alla Fiorentina –. Ero riuscito a segnare contro la Roma, squadra della mia città dove sono nato e cresciuto, avevo giurato di fare un gol anche contro i bianconeri-.
Fascetti è squalificato e non vuole parlare, poi dopo insistenze afferma: «Credevo in questa squadra, anche se per qualcuno c’è stata una super-valutazione. Ora siamo retrocessi in serie B anche perché abbiamo pagato certi nostri errori».
Per ora non so se resto a Lecce o meno – aggiunge il tecnico – ne riparleremo tra qualche giorno. Questo ambiente mi va molto bene e se resto lo farò a determinate condizioni: vale a dire rinforzando la squadra e puntando decisamente all’immediato ritorno in serie A-.
Per Causio è stata l’ultima partita con la maglia del Lecce,aveva sognato un finale diverso,ma il calcio è anche questo da una parte ti da ,e il barone ha certamente avuto molto e dall altra parte qualcosa si riprende.A trentasette anni,ha già pronta un altra sfida,forse l ultima ma certamente piena di fascino, giocherà in serie B con la gloriosa maglia della Triestina. Rimpiange di non aver avuto la possibilità di giocare al fianco di Platini nella Juventus. «Quando è arrivato lui – dice il Barone – io ero già andato via. L’ho avuto come compagno di squadra solo nel Resto del mondo. Peccato».
«Se la Juventus – continua Causio – ha meritato lo scudetto, noi oggi avremmo meritato di pareggiare. Certo che se lasci trenta metri ad una squadra con gente come Laudrup e Serena, loro non ti perdonano. Ci tenevo a giocare, come ci tengono tutti. Il 3-2 però non è mortificante, ma come sarebbe stato bello uscire dal campo con un pari, soprattutto davanti al nostro meraviglioso pubblico, anche se oggi i tifosi erano al cinquanta per cento in nostro favore. L’altra metà era per la Juventus. Contro i bianconeri, purtroppo, si sono rivisti gli errori di sempre. I gol è stata la Juventus a farli, ma da parte nostra ci sono state delle ingenuità determinanti».
Sulle tribune migliaia di tifosi bianconeri giunti da ogni parte d’Italia.Adesso si può fare festa,i ragazzi hanno disputato un campionato incredibile ma in piazza Crimea il pensiero era già rivolto al prossimo successo.Non c è niente da fare è tutta una questione di mentalità.