E dunque è ufficiale pure il nuovo slittamento. Una Lega Calcio che ieri sera ha cambiato idea per l’ennesima volta: troppo forte la pressione, troppo scompensati evidentemente calcoli e regolare processo del campionato. Niente 13 maggio, Juve-Inter si gioca questa domenica, si recupera almeno una giornata con un weekend che vedrà in campo le altre 5 gare che non si sono giocate lo scorso fine settimana. Un cane che si morde la coda? Forse. Ma questo sembra evidentemente il male minore. Slitteranno i calendari, ci sarà una giornata da recuperare, prima o poi. Da stabilire quale e quando. Per far finire il campionato in tempo con gli Europei. Inevitabilmente comunque un caos, quello scatenato dal Coronavirus, problema serissimo, sì, ma che ha mostrato come l’Italia ed in questo caso, in particolare, il calcio italiano, non sia in grado di gestire dignitosamente. Tanto per usare un eufemismo.
Partiamo dalle misure di protezione e d’emergenza necessarie. Necessarie, per l’appunto. Perchè il governo ha infatti intanto ufficialmente disposto lo svolgimento di tutte le manifestazioni a porte chiuse almeno fino al 3 aprile. Quindi d’ora in poi, tornando a noi, per tutta la parte centrale della stagione, fino allo scioglimento dei ghiacci (mi si permetta la metafora primaverile), si giocherà giustamente senza pubblico. E quindi il motivo fondante per cui Juventus-Inter una settimana fa è stata rinviata salvo poi tornare sui propri passi, va a farsi fottere. Sarà spot negativo per il calcio italiano, d’altronde plausibile, umano, naturale.
Dunque, in attesa di scoprire quando verranno recuperate le semifinali di ritorno di Coppa Italia, le 4 partite precedenti della penultima giornata e la giornata che resterà in più per far finire nei tempi il campionato, andiamo a fare il quadro del prossimo weekend.
Domenica:
12.30 Parma-Milan
15.00 Milan-Genoa e Sampdoria-Verona
18.00 Udinese-Fiorentina
20.45 Juventus-Inter