La Juventus ha vinto il sesto scudetto consecutivo, è entrata ancora una volta nella storia, tagliando un altro traguardo al quale nessuno prima si era neppure accostato. A festeggiare questo record sono accorsi migliaia di tifosi allo Juventus Stadium e tanti altri hanno seguito questo magico momento da casa. Ma a commuovere tutto il popolo bianconero (e non solo) è stato l’ingresso in campo di Leonardo Bonucci, “il muro” della Juventus, ma prima di ogni altra cosa, un grande uomo. Un grande uomo che durante questa stagione ha vissuto momenti drammatici, che in alcune occasioni l’hanno costretto lontano dal campo e addirittura l’hanno indotto a valutare la possibilità di appendere le scarpette al chiodo. Ma a cancellare questi dolorosi momenti è bastata una corsa e un abbraccio: quello del piccolo Matteo, il secondo genito del numero 19 bianconero, che durante la sfilata di premiazione del padre, è corso ad abbracciarlo. Una storia drammatica che si è conclusa con un meraviglioso lieto fine, accompagnato dal bacio sulla fronte del bambino da parte di Massimiliano Allegri, che ha commosso tutto il mondo del calcio e ha fatto riflettere su che cosa sia veramente la Juventus. Questa è una società fondata su valori quali amore, passione e sacrificio, che, come il caso del piccolo Bonucci dimostra, alle volte vanno ben oltre il terreno di gioco. La Juventus è una famiglia, un’autentica famiglia, della quale fanno parte la società, i giocatori con le rispettive famiglie e tutti i tifosi, che ogni giorno sostengono e amano questa maglia. Quindi, ancora una volta, ci troviamo di fronte all’ennesima testimonianza di ciò che rende questo club diverso da tutti gli altri: le qualità tecniche, certo, ma prima di ogni altra cosa la mentalità dedita a lottare e ad amare… FINO ALLA FINE.

Torino 21–05-2017 – Juventus vs Crotone 2016-2017
Nella foto: bonucci
Desirèe Capozio.