È MORTO GIGI RIVA, AVEVA 79 ANNI.              (di Massimiliano Fantasia).

È morto Gigi Riva. Ricoverato da ieri nel reparto di Cardiologia dell’ospedale San Michele di Cagliari, sembrava che le sue condizioni stessero migliorando tanto che nulla lasciava presagire fosse in pericolo di vita.Invece questa sera  intorno alle 19,30 la situazione è di colpo precipitata. La leggenda del calcio italiano ha avuto un nuovo malore, i medici intervenuti prontamente hanno fatto tutto il possibile per salvarlo, ma purtroppo non c’è stato nulla da fare.

Il 7 novembre scorso Gigi Riva aveva compiuto 79 anni.
Gigi Riva è stato uno degli attaccanti più forti della storia del calcio e non solo italiano, giocò per gran parte della sua carriera nel Cagliari, con cui vinse il leggendario scudetto del 1970 .Era il Cagliari di Albertosi Martiradonna Zignoli Cera Nicolai Tommasini Domenghini Greatti Gori Nene e appunto Riva che quell’ anno andò in rete 21 volte.Promise che non avrebbe mai tradito l amore dei cagliaritani e di tutta la Sardegna legando il suo nome a quella maglia con cui ha giocato per ben 14 anni esattamente dal 1963 al 1977 arrivando anche a rifiutare un offerta importante di Boniperti presidente della Juventus che per averlo a Torino era disposto a versargli qualsiasi cifra,ma Riva non solo non accetto’ mai la corte della Juventus ma decise di  rimanere a vivere a Cagliari anche una volta terminata la carriera. .
È stato anche Presidente del club in un momento particolarmente difficile della storia degli isolani che coincise con la retrocessione dalla massima serie fino alla serie C1 attualmente era Presidente onorario., recentemente era stato insignito dal Comune di Cagliari che aveva deciso di intitolargli lo stadio del club rossoblù proprio per aver legato per tutta la carriera il suo nome al club insulare vincendo anche lo storico scudetto del 1969/70. Lo scorso 22 ottobre all’ingresso dello stadio Amsicora di Cagliari era stato dedicato un murale.
Luigi Riva, detto Gigi, era nato a Leggiuno il 7 novembre 1944, da una famiglia dalle origini piuttosto modeste.I primi calci ad un pallone all Oratorio vicino casa quindi il passaggio al Laveno Mombello dove si mette subito in evidenza segnando 66 gol in 2 anni di permanenza. Era un attaccante potente per non dire feroce, che appena intravedeva la porta avversaria  calciava senza preoccuparsi della distanza.Viene notato dai dirigenti del Legnano, squadra che all epoca militava in Serie C che naturalmente non si  lascia sfuggire l’occasione. Segnera’ solamente 5 gol in 22 partite complessive che  sembrano passare sotto traccia, ma non è così ,nel estate del 1963  il controverso passaggio al Cagliari dove finira’ come già detto per fare la storia del club sardo e del calcio italiano. La carriera di Riva è un elogio alla meritocrazia e alla perseveranza, il suo soprannome ”Rombo di Tuono” le verrà dato da Gianni Brera con cui aveva un rapporto speciale. È stato giudicato uno dei migliori calciatori italiani di tutti i tempi, malgrado scegliendo di rimanere a Cagliari,si sia precluso la possibilità di competere per i traguardi più importanti come anche di giocare negli stadi che in qualche modo hanno segnato la storia di questo sport.La sua rivincita in qualche modo l ha avuta con la maglia azzurra dove tutt’ora,con 35 reti in 42 presenze è il giocatore ad aver segnato più reti in assoluto precedendo leggende come Meazza 32 Piola 30 Del Piero e Roberto Baggio appaiati a 27. Con la maglia della Nazionale vanta il titolo di campione d Europa conquistato a Roma nel 1968  prenderà parte ai Campionati del Mondo disputati in  Messico nel ’70 terminato con un secondo posto alle spalle del Brasile di Pele’.Di ritorno dal Messico Riva sembra un po’ accusare il colpo,tra l altro molto sarà dovuto a un infortunio che lo tenne fuori per tanto tempo.Tornato in campo,dopo un breve periodo per trovare la condizione ,ritrova subito la via realizzativa, contribuendo al raggiungimento  del quarto posto siamo nella stagione 1971/72 e Riva sarà autore di 21 gol in 30 partite. La parabola discendente del Cagliari è però ormai compiuta, ma nonostante la corte serrata di altre squadre, della Juve abbiamo già detto. Gigi Riva decide di chiudere la carriera al Cagliari e di giurare amore eterno a quell’isola che lo aveva accolto benissimo e dove si era sempre sentito amato. Con la nazionale italiana,dal 1990 al 2013 è stato inoltre team manager e capo delegazione,ruolo che in seguito lascerà a Gabriele Oriali.Ci ha lasciato oggi così come aveva scelto di vivere ,lontano dai riflettori nella sua Sardegna circondato dall’ amore della sua famiglia dei suoi figli come un uomo qualunque come il titolo di un docufilm che lo ricorda.Ciao Gigi e grazie di tutto.Un altro protagonista di quel calcio romantico che con le sue gesta continuerà a vivere fino ad arrivare  alle generazioni future.